Grande successo per la presentazione della Merola Cruise, la crociera dedicata a Mario Merola, il re della canzone napoletana.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento, si è tenuta lo scorso venerdì 4 novembre, alla Casa del Portuale, alla presenza di giornalisti e operatori media e del cast artistico, capitanato da Francesco Merola, figlio di Mario, e composto (in ordine alfabetico) da Alberto Selly, Marianna Mercurio, Maryam Tancredi, M’Barka Ben Taleb e Sara Tramma.
La direzione artistica è affidata al giornalista Federico Vacalebre, l’ organizzazione tecnica alla Scoop Travel.
Per chi ci conosce e per chi non ha avuto ancora modo di farlo, non è la prima volta che la Scoop Travel organizza crociere evento, crociere che hanno una mission particolare.

Sì perché da 14 anni siamo gli organizzatori della Crociera della Musica, Arte e Cultura Napoletana, e da quest’anno con la Merola Cruise, vogliamo perseverare con il nostro obiettivo, portare nel mondo e far conoscere a tutti…l’ inestimabile patrimonio musicale, culturale napoletano.
Mario Merola, l’ artista che è da sempre stato un simbolo per la città di Napoli, colui che ha portato nel mondo la canzone e la sceneggiata napoletana, merita di essere ricordato, conosciuto come proprio uno dei simboli della storia di Napoli.
Allora vogliamo esportare questo meraviglioso patrimonio, vogliamo mostrare a tutti questi tesori meravigliosi, che potrebbe portarci veramente in alto, ma che purtroppo non sappiamo o forse non vogliamo sfruttare.
E allora? Noi nel nostro piccolo… partiamo all’ azione!
A bordo di una nave da crociera? Sì, perché a bordo di una nave da crociere alla presenza di crocieristi di ogni nazione, lingua, etnia, e nei vari porti toccati dalla nave… riusciamo a raggiungere più di 10.000 persone.
Sì potrebbe fare diversamente, con un evento statico, fermo?
Quante città si dovrebbero toccare, quanti anni di organizzazione dovrebbero esserci, quanto capitale andrebbe investito?
E permetteteci di dirlo… ma chi se ne occuperebbe?
Per decenni, la grande tradizione musicale napoletana è stata accantonata là in un angolo, ogni tanto veniva ripresa, lodata per qualche attimo e poi subito riaccantonata, esposta così alla svalutazione, alla dimenticanza…
Da qualche anno, sembra che qualcuno, si sia ricordato dell’ esistenza di questo patrimonio.
Rassegne locali, festival cittadini, eppure NESSUNO, riesce a far volare più in alto questa città, sfruttando semplicemente tutto il materiale, che secoli di storia, di grandi artisti ci hanno messo a disposizione.
Cannes e il Festival del Cinema , Sanremo e il Festival della Canzone Italiana, Giffoni Valle Piana e il festival cinematografico per bambini e ragazzi… ovunque, intere settimane dedicate agli eventi, mesi e mesi di preparazione, e un indotto economico senza precedenti, dal turismo alla ristorazione, dalle boutique agli organizzatori di eventi. E Napoli? Perché Napoli deve restare a guardare? Per colpa di qualcuno o per voglia di nessuno?
Per anni abbiamo bussato (e continuiamo a farlo) alla porta di enti pubblici, senza o con scarsissimi risultati. Sembra che nessuno voglia credere nei nostri progetti, nessuno voglia impegnarsi.
E allora il nostro appello va anche ai colleghi del settore privato, agli imprenditori piccoli o grandi che siano, perché ognuno può investire un minimo di tempo e di capitale, per dare una possibilità in più a questa città.
Sarebbe una svolta per tutti, si partirebbe dalla creazione di posti di lavoro per tutti, e da lì sarebbe tutto un susseguirsi di eventi positivi per la nostra città.
E’ questo a cui miriamo con i nostri progetti, a una rinascita dell’ economia nella nostra città e nella nostra regione.
Napoli non è una città industriale, le nostre miniere, i nostri “pozzi di petrolio” sono rappresentati dalla nostra cultura musicale. E’ su questi che dobbiamo puntare. Potremmo definirla, in un certo senso, “green economy”, non è vero?
Basterebbe poco, per vedere finalmente la nostra città, tra le grandi del mondo.
Abbiamo tutti i mezzi a disposizione, quanto ci costa il passo finale? Quanto ci costa concretizzare e sfruttare tutto ciò?
Ci viene in mente, a tal proposito una celebre poesia di Raffaele Viviani, che recita proprio così
[…]
E tu, Napule mia, permiette chesto?
Strignece ‘mpietto a te, figlie e figliaste.
Arapencelle ‘e braccia e fallo priesto:
avimm’ ‘a stà a ” guaglione ” e simmo maste.
T’avante ‘e vermicielle, ‘e pummarole:
mmescace pure a nuie si ‘o mmeretammo.
Che vvuò ca, cu stu cielo e chistu sole,
te dammo nu saluto e ce ne jammo?
Campanilismo bello, addò sì ghiuto?
facimmolo nuie pure comme a ll’ate.
si no p’ ‘a gente ‘e Napule è fernuto,
e nun sarrammo maie cunsiderate.
Talento ne tenimmo, avimmo ingegno:
nu poco sulo ca ce sustenimmo,
cunquistarrammo chillu posto degno
ca, pè mullezza nosta, nun tenimmo.
Quanno na cosa è bbona e è nata ccà,
nu milione ‘e gente l’ha da dì.
E vedarraie po’ Napule addò va,
cu tutto ca è ‘o paese d’ ‘o ddurmì.
Riflettiamoci, perché INSIEME possiamo trovare una soluzione, in fondo “Basta poco che ce vo”?!
Buongiorno,
Sono rimasto contentissimo della crociera merola, aldilà della bellissima nave, ho acquisito una bella esperienza,
Complimenti all’operato del simpatico sig.fran Spinosa, è l’artista francesco merola.
Speriamo alla prossima.
Saluti
Giuseppe.loasses@gmail.com